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LEOLUCA ORLANDO: “I TAGLI AGLI ENTI LOCALI HANNO PRODOTTO EFFETTI DEVASTANTI AUMENTA LA PREOCCUPAZIONE DEI SINDACI DOPO I DATI FORNITI DALLA CORTE DEI CONTI” Se ne parlerà domani pomeriggio durante il Consiglio Regionale dell’AnciSicilia
“Cinque anni ininterrotti di tagli agli enti locali e alle regioni hanno sortito, per quanto riguarda i comuni siciliani, effetti devastanti. Gli obiettivi di risparmio e taglio delle spese negli enti locali sono stati centrati ma a scapito della riduzione degli investimenti e dei servizi”.
Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia, commentando le valutazioni della Corte dei Conti sulla situazione finanziaria degli enti territoriali secondo cui la Sicilia risulta la regione a Statuto Speciale più penalizzata d’Italia dai tagli imposti dal governo nazionale. Nei tagli previsti dalla legge di stabilità 2015, infatti, oltre a tutte le somme non assegnate agli enti locali, lo Stato toglie alla Sicilia 273 milioni di euro che rappresentano il 4,2% della spesa non sanitaria e l’1,8% di quella totale.
A questa analisi va aggiunta quella della Corte dei Conti Sicilia che, lo scorso luglio, evidenziava una “condizione di preoccupante peggioramento della finanza locale, imputabile principalmente alla progressiva e consistente riduzione dei trasferimenti di provenienza statale e regionale, non adeguatamente compensata da un corrispondente incremento di entrate proprie , a causa delle esigue capacità di prelievo dei territori.
“I comuni – continua Orlando - da tempo stanno cercando di far capire al governo e ai cittadini che una cosa sono gli sprechi, che esistono e sui quali si deve porre senza dubbio un rimedio, un’altra sono i tagli lineari e indiscriminati che hanno attuato i vari governi e che vanno ben al di là degli sprechi, visto che toccano da vicino i cittadini. I tagli vanno effettuati con estremo giudizio, non si può pensare di sforbiciare orizzontalmente, eliminando servizi essenziali”.
“Così come hanno sottolineato i magistrati contabili – conclude il presidente dell’AnciSicilia - il problema è serio non solo per i conti ma anche perché colpisce gli anelli deboli del sistema. Occorre, quindi, un adeguato sostegno finanziario da parte dello Stato. Questi dati, che confermano le preoccupazioni della nostra Associazione e di tutti i sindaci siciliani, saranno discussi durante il Consiglio regionale dell’AnciSicilia che si svolgerà domani a Villa Niscemi”.
BLOCCO DEGLI SFRATTI, IL PRESIDENTE LEOLUCA ORLANDO: “LA PROROGA NON BASTA, SERVONO NUOVE POLITICHE ABITATIVE”
“La proroga degli sfratti da sola non risolve il problema, serve un rinnovo dei fondi per la morosità incolpevole e una legge che riguardi gli alloggi popolari”.
Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia, commentando il recente incontro tra il ministro Maurizio Lupi e il presidente dell’Anci, Piero Fassino, sul mancato inserimento, nel decreto Milleproroghe, del prolungamento del blocco degli sfratti per fine locazione.
Durante l’incontro Lupi e Fassino hanno preso atto della dovuta attenzione da accordare alla tematica e hanno concordato che la prossima settimana, in vista del decreto di riparto della seconda tranche di 100 milioni destinati al fondo affitti, venga proposto in conferenza unificata che tra i criteri di ripartizione vi sia una quota vincolata alle città direttamente interessate, in modo che queste possano far fronte ai casi monitorati. Questo per garantire che l’eventuale mancata proroga, sulla quale deve ancora pronunciarsi il Parlamento, non abbia effetti negativi sui casi interessati.
Si è inoltre concordata la costituzione di una sede permanente tecnica di monitoraggio, a cui parteciperanno i rappresentanti di Anci, delle Regioni e del Ministero, sulla problematica più ampia del disagio abitativo al fine di verificare l’efficacia delle misure già adottate, di definire ulteriori soluzioni e di monitorare l’attuazione del complesso di misure approntate.
“Prendiamo atto del proficuo incontro tra Lupi e Fassino, peraltro sollecitato dalla nostra Associazione, ma come ho già dichiarato precedentemente – conclude Orlando – se permane lo stato attuale delle cose, si rischia di determinare in Sicilia, e in particolare nelle grandi aree urbane, un’emergenza sociale di proporzioni gravissime, con migliaia di famiglie che vedono messa a rischio la propria serenità e la propria condizione abitativa. A nome dei sindaci siciliani chiedo con forza la proroga del blocco degli sfratti e politiche abitative strutturali che ci consentano di uscire dalla logica dell’emergenza”.