Lapunzina interviene sulla decisione di Ficile di lasciare Sosvima

Pur non avendo partecipato al coro di solidarietà espresso settimane addietro dai Sindaci di vari Comuni, non posso che dispiacermi per la decisione di abbandonare, a fine mandato, la presidenza di Sosvima annunciata oggi da Alessandro Ficile. Ciò, perché è fuori discussione la passione e l'impegno che ha dedicato, negli anni, a questo ruolo. Lo dice il Sondaco di Cefalù Rosario Lapunzina.
Spero quindi che, da qui ad aprile, ci ripensi; ma - dice il Sindaco - sono comunque certo che, anche nel caso in cui dovesse mantenere ferma una tale decisione, è perché avrà già valutato come, ed in quale ambito, esprimere le grandi capacità che gli vengono riconosciute.
Ciò che non comprendo, invece, è come possa incidere il “sacrificio” di Ficile sulle vicende del Distretto turistico, per il quale la querelle non riguarda le persone, bensì le gravi anomalie procedurali che si sono perpetrate.
Credo, allora - conclude Lapunzina - che Alessandro Ficile, più che dare l'idea di colui che si immola su un altare della pacificazione, debba oggi nello svolgimento del suo ruolo di Presidente di Sosvima, riconoscere che ci sono delle gravi difformità negli atti posti in essere, e lavorare per l'individuazione di una via d'uscita.