Sciopero generale dei Cobas: Amat, 101 bus su 230 rientrati in rimessa. Ast, 90% di adesioni
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Sciopero generale dei Cobas: Amat, 101 bus su 230 rientrati in rimessa. Stop ai mezzi anche dalle 20,30 sino a fine turno. Ast, 90% di adesioni
Quasi la metà dei mezzi Amat che effettuano il servizio di trasporto pubblico urbano a Palermo oggi si sono fermati in occasione dello sciopero generale e sociale proclamato dai Cobas. Su circa 230 vetture circolanti, 101 sono rientrate in rimessa questa mattina: 82 al deposito di via Roccazzo e 19 in quello di Brancaccio. Circa 40, invece, gli autisti assenti per malattia. All’Amat lo sciopero proseguirà anche dalle 20,30 sino alla fine del turno.
Nutrita la partecipazione della delegazione degli autoferrotranvieri al corteo dei sindacati di base che si è snodato da piazza Castelnuovo a piazza Indipendenza per manifestare “contro le politiche del governo Renzi e dell’Unione europea, il cosiddetto Jobs Act, l’abolizione dell’art.18, il blocco dei contratti, la legge di stabilità, il piano scuola, le privatizzazioni dei servizi pubblici”.
Ha toccato quota 90% l’adesione dei dipendenti dell’Ast allo sciopero di quattro ore (dalle 9 alle 13) indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl e Cobas. Le sigle sindacali hanno organizzato, a Palermo, un sit-in davanti alla sede centrale dell’azienda in via Ugo La Malfa. Le punte più alte di astensione dal lavoro sono state registrate a Palermo, Catania, Trapani, Modica e Siracusa, dove la maggior parte dei pullman sono rimasti fermi.
“La mobilitazione di oggi – dicono Antonino La Barbera, Carlo Cataldi e Giuseppe Rizzo, componenti della segreteria regionale dei Cobas settore Trasporti – è stata un successo. Il dato che emerge all’Amat così come all’Ast è che i lavoratori attendono un segnale di discontinuità dalle rispettive aziende. Il trasporto pubblico deve essere un asset strategico sia per il Comune che per la Regione: servono piani aziendali credibili, investimenti sul parco mezzi e certezze economiche per i lavoratori”.