Palermo. PIANO FARMACIE, CONFERENZA CAPIGRUPPO INDIVIDUA POSSIBILE PERCORSO
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La conferenza dei capigruppo ha affrontato il tema relativo all'adozione del "Piano delle farmacie" per la città di Palermo. La vicenda nasce nel 2012 con l'adozione di questo piano da parte dell'allora commissario Latella. Su quel piano avevano espresso pareri critici l'Asp ed il consiglio dell'Ordine dei Farmacisti che, in particolare, aveva presentato numerose osservazioni su 21 delle 29 nuove localizzazioni di farmacie imposte dalla legge (dal 2012 è necessaria una farmacia ogni 3.300 abitanti). Il piano della Latella, tuttavia, veniva impugnato da alcuni farmacisti e il Tar, nel 2012, accoglieva questi ricorsi dichiarando la non competenza del commissario e ritenendo la materia di competenza del Consiglio comunale.
Dopo l'annullamento del Tar la nuova Amministrazione avviava un nuovo iter istruttorio, predisponendo un nuovo piano ed acquisendo nuovi pareri dell'Asp e del consiglio dell'Ordine. Quest'ultimo, sulle nuove 29 farmacie, esprimeva parere favorevole con la sola eccezioni di una localizzazione. Questo percorso, tuttavia, si interrompeva e l'Amministrazione riteneva più opportuno riproporre al Consiglio l'ex "piano Latella". La decisione di interrompere il nuovo iter istruttorio per una nuova formulazione del "piano farmacie" veniva impugnato ed il Tar, con sentenza del dicembre 2013, accoglieva il ricorso affermando il principio che, una volta avviato l'iter istruttorio, l'Amministrazione aveva l'obbligo di definirlo, tenendo conto dei pareri acquisiti dai quali, solo motivando, poteva discostarsi.
Nel frattempo anche l'assessorato regionale alla Salute invitava l'Amministrazione ad adottare il piano entro il 31 dicembre 2014, per consentire il rispetto della legge ed ampliare il numero delle farmacie in funzione della popolazione. In sede di conferenza dei capigruppo, alla luce di questi avvenimenti, l'Amministrazione ha proposto, e valuterà, la possibilità di un emendamento tecnico all'ex "piano Latella" (che in atto è l'unico piano presentato in consiglio). In particolare si valuterà la possibilità di introdurre in sede consiliare le scelte intraprese dal Sindaco, sulle quali si erano espressi favorevolmente gli organi competenti, in modo da adeguare il provvedimento sia alla decisione del Tar che alle valutazioni non vincolanti (ma strategicamente fondamentali) negli organi consultivi. Se si dovesse procedere in questo modo, credo che finalmente si potrà trovare una soluzione a questa annosa questione e la città potrà dotarsi di farmacie in numero e con localizzazioni rispondenti ai criteri di legge.
Nadia Spallitta (nella foto)