MUTUO COMUNE, LA PAROLA SPETTA AL CONSIGLIO. PIU' CONTROLLI SULLE PARTECIPATE

La materia relativa agli impegni contabili e all'accensione di mutui è a mio avviso di competenza del Consiglio comunale. Dovrà essere proprio il Consiglio a valutare l'opportunità di votare un prestito del valore di 38 milioni di euro per anticipazioni di cassa che consentirebbero al Comune di pagare debiti con le aziende partecipate. Ritengo si tratti di un provvedimento che potrebbe condizionare per parecchi anni il bilancio comunale ed è per questo che necessita di un'attenta ponderazione sulle opportunità e sulle conseguenze. Inoltre credo che il Consiglio comunale, prima di varare questa operazione, debba avere piena contezza dell'operato delle sue aziende partecipate, esercitando il controllo sulle stesse e verificando la congruità delle spese.

In aula, in questi giorni, è stato denunciato un sistema di appalti e di esternalizzazioni onerose per l'Amministrazione che impone una verifica attenta delle scelte operate dalle società, anche in considerazione del fatto che la tenuta di questi enti è collegata alla pressione fiscale e, dunque, al considerevole sacrificio chiesto ai cittadini che non sempre ha avuto come risposta l'erogazione di servizi adeguati. Ritengo pertanto che in sede di approvazione del bilancio dovrà essere affrontata l'analisi della conduzione e dei bilanci delle società, unitamente alla valutazione sull'opportunità di un'anticipazione di cassa di questa rilevanza, acquisendo anche le notizie necessarie per capire quale sia lo stato effettivo di salute del nostro bilancio.

 

Nadia Spallitta (nella foto)