Marco Larosa: Due suggerimenti al Ministro Alfano

Su invito del Ministro Angelino Alfano, ho avuto ieri, sabato 25 ottobre, il privilegio di partecipare ad una assemblea formata da 150 ragazzi selezionati all'interno del partito, e provenienti da tutta Italia, per instaurare un confronto costante e costruttivo con il Ministro. Tra questi, in venti ragazzi abbiamo avuto la possibilità di relazionare per 3 minuti ciascuno. Lo dice il consigliere comunale del Nuovo Centro destra di Cefalù Marco Larosa.
Così - dice Larosa - ho deciso di concentrarmi su due proposte (una organizzativa di partito e una con un taglio amministrativo) anziché andare a fare i soliti discorsi nei quali si dicono sempre le stesse cose e si fanno solo auto-celebrazioni.
Ho chiesto al Segretario del partito Alfano ed al suo Ufficio di Presidenza di aprire una sezione all'interno del sito internet di NCD con la quale poter avere un contatto diretto con la gente che così può esprimersi liberamente (non lagne), sollevando problemi concreti che necessitano avere delle risposte; risposte che poi potranno essere date, magari, sotto forma di reali provvedimenti.
Come dire - sottolinea il consigliere - parliamo tanto di avvicinare le persone ormai sfiduciate, allora troviamo un modo per provare ad esaltare il principio democratico della partecipazione perché "senza base non c'è altezza".
La seconda questione sottoposta su richiesta di tanti amici amministratori, all'attenzione del Ministro Alfano, riguarda la non più accettabile assenza di un dipartimento a supporto degli amministratori locali che si trovano a dover fronteggiare le ingenti difficoltà economiche degli enti ma anche la difficoltà di  districarsi tra farraginose ed assurde leggi come - sottolinea Larosa - la vergognosa questione degli articoli 227 comma 2/bis che richiama l' articolo 141 comma 2 del Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) nel quale si perviene, in caso di mancata approvazione del bilancio di previsione o di consuntivo, alla incomprensibile delegittimazione del consiglio comunale in favore dell'amministrazione attiva.
Accade così che - dice il consigliere NCD - il bilancio non va bene e il consiglio lo rileva, in automatico si avvia la procedura che porterà allo scioglimento dell'organo che legittimamente ha svolto il proprio lavoro di controllo anziché quello che ha posto in essere concretamente l'atto "viziato". Come dire: "Chiamo le forze dell'ordine per dire che ho i ladri in casa e arrestano me per schiamazzi notturni": una violenta prevaricazione autorizzata dallo Stato da parte dell'amministrazione attiva (controllato) ai danni dell'organo di rappresentanza dei cittadini (controllore). Un occasione quindi - conclude Marco Larosa - che dimostra il gioco di squadra tra militanti, amministratori e chi rappresenta entrambi nei posti dove si potrebbe e si può fare. Solo Uno scambio costante di informazioni può portare ad avere un sempre più completo quadro d'insieme senza il quale difficilmente si potrà mai governare con adeguata cognizione di causa.