150mo anniversario della morte del Mandralisca nelle parole di Nico Marino

Il 15 ottobre di 150 anni fa si spegneva a Cefalù il Barone Enrico Pirajno di Mandralisca, egli fu uno scienziato, un mecenate e un filantropo; vogliamo ricordarlo attraverso un breve accenno biografico, scritto nel 2001 dal compianto Nico Marino, storico cefaludese.

«Enrico Piraino nasce a Cefalù il 3 dicembre 1809, dalle seconde nozze del Barone Michelangelo con Maria Carmela Cipolla. Ancora giovanetto si trasferisce a Palermo, per ricevere l’educazione confacente al suo rango presso il Real Collegio Carolino.
Dopo sette anni di studi, che sarebbero stati fondamentali per la sua formazione culturale e avrebbero stimolato in lui molteplici interessi, rientra definitivamente in famiglia e il 24 febbraio 1827 sposa Maria Francesca Parisi, figlia del Barone Francesco e di Anna Pereira. Enrico si impegna in attività di studio e di ricerca, entrando in contatto con alcune grandi personalità scientifiche del tempo: Filippo Parlatore, Vincenzo Tineo, Francesco Minà Palumbo, Carlo D’Estorff, Antonino Restivo Navarro, Charles Th. Gaudin, Agostino Todaro, Gaetano Cacciatore, Celestino Cavedoni, Gioacchino Di Marzo.
L’attività di ricercatore scientifico e quella di collezionista intelligente si fondono, permettendogli di realizzare le sue importanti raccolte. Queste egli mette a disposizione del Liceo, unico suo erede nel testamento (26 ottobre del 1853), nel quale egli rivela una mentalità aperta e una filosofia della vita che, insieme, anticipano la cultura moderna. Numerose le sue pubblicazioni scientifiche, molti e importanti i lavori rimasti inediti. L’intensa attività culturale non impedisce un’altrettanta intensa attività politica al Mandralisca che, durante i moti rivoluzionari del 1848, è Presidente del Comitato Provvisorio di Cefalù e, quindi, eletto Deputato al Parlamento Siciliano sotto Ruggero Settimo, vota la Decadenza del Borbone. Nel 1857, durante un soggiorno a Napoli, il Barone viene arrestato, forse perché ritenuto in combutta con i responsabili dei moti rivoluzionari dell’anno precedente.
Dopo l’avvento garibaldino, il 2 giugno 1860, il Mandralisca è nominato Presidente del Consiglio Civico e il 27 gennaio 1861 eletto Deputato del Parlamento Nazionale.
Il grande impegno del Mandralisca nell’istruzione pubblica e nella crescita sociale è riscontrabile non solo nelle sue disposizioni testamentarie ma anche nel suo operato concreto: egli promuove l’istituzione degli asili infantili; si adopera per la creazione presso l’Università di Palermo delle due scuole di anatomia e di anatomia chirurgica; contribuisce allo sviluppo economico-sociale di Cefalù e di Lipari; ottiene dal Governo Borbonico il restauro dei mosaici della Cattedrale di Cefalù e promuove l’ampliamento dell’Orto Botanico di Palermo. Enrico Piraino muore nella sua città natale il 15 ottobre 1864».
Giuseppe Longo
@longoredazione

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