Artale: Violato ancora il Centro fondato dal Beato Giuseppe Puglisi - Le reazioni politiche

Un altro giorno di affanno si presenta davanti ai volontari e operatori del Centro di Accoglienza Padre Nostro fondato dal Beato Giuseppe Puglisi. Lo scrive il Presidente Maurizio Artale.
Questa crescita esponenziale di atti intimidatori faccia riflettere un po' tutti. L’opera del Centro è e rimarrà sempre scomoda alla mafia, ai balordi, agli ex-detenuti e ai detenuti in esecuzione penale che vogliono prendere punti ed accreditarsi davanti ai capibastone del quartiere... 
Questo è il compito - dice Artale - che ci ha lasciato il nostro Fondatore, a saldo di tutte le chiacchere che si fanno in giro.
Questa volta chi è entrato sapeva dove andare e cosa cercare. Si sono diretti nella mia stanza (Presidenza), mettendola a soqquadro e nella stanza dell’amministrazione aprendo solo i cassetti dove si teneva un piccolo fondo cassa per le spese correnti.
Per cambiare questo quartiere e la mentalità che lo sovrasta - osserva il Presidente - , bisogna fare un lavoro di rete e sinergico con le Istituzioni.
Abbiamo "TRATTATIVE SANE" aperte con la Prefettura, con il Sindaco, con alcuni Dipartimenti della Regione Sicilia e con il Governo Nazionale per cambiare questa terra di mafia... Ma ad oggi si temporeggia... ci sono altre esigenze... appena ci scappa il morto, poi ci si penserà...
Semmai - conclude Artale - questo dovesse accadere, date alle fiamme ciò che resta, tanto questa terra non diventerà mai bellissima.

Le reazioni politiche:
"Abbiamo il dovere di difendere con i denti il Centro Padre Nostro voluto da Don Pino Puglisi". Lo dice il vicepresidente della Commissione regionale Antimafia, Fabrizio Ferrandelli in merito all'ennesima intimidazione subita dal Centro di Brancaccio.
"Sono vicino al presidente Maurizio Artale - aggiunge - e mi impegno affinché le Istituzioni regionali e nazionali accendano i riflettori su un presidio che non è solo di memoria ma di impegno e di educazione alla legalità".

“Non si tratta solo di un semplice furto, ma di un oltraggio alla memoria di Padre Pino Puglisi e di un gesto intimidatorio nei confronti di una realtà che dà fastidio a Cosa nostra. Oggi come allora il Centro Padre Nostro porta avanti un’importante azione di educazione alla legalità”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, commentando il furto del fondo cassa del Centro fondato a Brancaccio (Palermo) dal Beato Pino Puglisi.
“E’ noto che il Centro Padre Nostro – aggiunge – non gestisce grosse cifre. Con il furto, quindi, si è voluto lanciare un messaggio che bisogna stigmatizzare in modo chiaro e netto, con le parole e con i fatti. Ecco perché istituzioni, società civile, cittadini tutti abbiamo il dovere di dare il nostro contributo in modo concreto, per sostenere chi si impegna quotidianamente nel contrasto alla cultura mafiosa per affermare quella del bene comune”.