Il Paese dei Record: 10 volte 100!

Splende il sole oggi a Montemaggiore Belsito, così come ieri pomeriggio splendevano i volti dei dieci centenari festeggiati e abbracciati da amici e parenti nel corso della manifestazione “Un secolo e più”, manifestazione organizzata dalla vicesindaco Mariangela Traina per festeggiare l'eccezionale traguardo raggiunto dai dieci compaesani che hanno superato la soglia dei cento anni. I centenari sono: Vincenza Millonzi (104 anni), Filippa Lentini (102 anni), Rosario Gullo (101), Rosina Siragusa (101), Paolina Catalano, Agata Geraci, Vincenzo Impellitteri, Santa Rizzo, Giuseppe Militello, Mercurio Fiorella (i più giovani del gruppo con i loro soli 100 anni).

Un pomeriggio speciale, rallegrato dalle marce della banda “Gioacchino Rossini” e dai pezzi del repertorio tradizionale eseguiti da un gruppo musicale di piccoli e grandi musicisti montemaggioresi, ornato dalla deliziosa e folcloristica Mostra artigianale di Francesca Bulfamante e addolcito dai sorrisi dei nonnini e dalle due invitanti mega torte che raffiguravano vivacemente la bandiera di Montemaggiore con i nomi dei dieci festeggiati.
La particolarità del pomeriggio è stata senza dubbio sottolineata dalla partecipazione alla manifestazione della troupe de “La vita in diretta”, che, interessatasi all'eccezionale caso così come diverse altre reti regionali e nazionali, ha mandato in onda alle 16,30 le riprese dell'evento in cui i centenni rispondevano alle simpatiche domande del notissimo inviato Gianfranco Agus.
All'evento hanno potuto partecipare soltanto sei dei dieci longevi anziani che sono stati accolti dal caloroso abbraccio dei parenti e amici e dagli applausi della considerevole folla raccolta attorno a loro.
Protagonisti della manifestazione sono stati: Agata Geraci (100 anni), che si cimenta ancora in opere sartoriali, Paola Catalano (100 anni) che rivela di essere molto vanitosa, amare ancora truccarsi e curare il suo gentile aspetto; Giuseppe Militello (100 anni) figura visibilmente arzilla e robusta; Santa Rizzo (100 anni) tra i più pimpanti e solleciti del longevo gruppo, incline alla chiacchiera e custode di una memoria strabiliante; Filippa Lentini (102 anni), seguace instancabile del gossip giornalistico e amante della lettura; Vincenzo Impellitteri (100 anni), ex impiegato comunale ed ormai storico e famoso “menestrello” montemaggiorese che ha deliziato con le sue serenate le notti prematrimoniali di tantissime compaesane e che ha rivelato al termine della manifestazione, con una divertente e al pari commovente performance, il fuoco della musica e la passione canora ancora fortemente accesi in lui.
La particolarità del caso di avere un così consistente numero di anziani tanto longevi in un paesino di poco più di 3500 abitanti ha attirato nel luogo della festa pure tantissima gente dei paesi limitrofi, tutti partecipi, chi in piazza chi assiepato nei balconi e nelle finestre che davano sulla piazza, ai singolari festeggiamenti.

Alla manifestazione hanno preso parte le autorità civili e religiose, le quali hanno rivolto il loro saluto ed espresso cordiale gratitudine ai dieci anziani per gli insegnamenti che questi hanno affidato nel corso della loro vita alle generazioni successive, trasmettendo pratiche e saperi essenziali e arricchendo e consolidando così la comunità nel segno di una cultura tradizionale ed ancestrale.
C'è senza dubbio orgoglio da parte di tutti i cittadini montemaggioresi per la straordinaria presenza nella loro comunità di così tanti e longevi anziani, presenza certamente frutto di una vita immersa negli spazi genuini e trasparenti delle campagne madonite, intenta in lavori artigianali e soprattutto agricoli, con una particolare e sempre solidale attenzione per la propria famiglia ed il proprio paese; una vita che, nonostante gli indubbi stenti e i quotidiani sacrifici, è riuscita in questo caso, proprio grazie agli intensi legami con la natura e con la comunità montemaggiorese, a sostenersi ed a perdurare fin oltre un secolo, successo che mette in luce il passato seppur desolante e tribolato e in ombra il presente pieno di agi e migliorie tecnologiche.
Certo, questo evento è frutto di fortunose circostanze e fattori genetici, ma se l'insegnamento di Ippocrate nella sua opera “Dell'aria, delle acque e dei luoghi” è ancora valido, allora possiamo benissimo elogiare questo nostro territorio e i frutti e l'aria che esso ci regala, che ha permesso finora a dieci nostri conterranei di vivere più di un secolo e permette tuttora a chi vi abita di beneficiare dei suoi effetti salutari. 

Salvo Gullo

foto Rosy Dolce