Ricordo delle vittime di LAMPEDUSA, Petralia Sottana 3 ottobre 2014
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Un anno dopo la strage al largo delle coste di Lampedusa, costato la vita a 368 migranti, Petralia Sottana, su invito del Sindaco, ricorda le vittime del naufragio e, con loro, le decine di migliaia di uomini e donne vittime dei “viaggi della speranza”, morti mentre fuggivano da guerre, persecuzioni e carestie. Venerdì 3 ottobre alle ore 16,30 presso il locale Cimitero, che lo scorso anno, per volere dell’Amministrazione Comunale, ha accolto 10 Salme delle vittime, vi sarà un momento di riflessione e di preghiera per far memoria di quel terribile disastro.
Ancora oggi sentiamo risuonare quelle forti parole pronunziate da Papa Francesco in occasione del suo viaggio apostolico a Lampedusa lunedì 8 luglio 2013: «Chi di noi ha pianto per questo fatto e per fatti come questo?»,
Chi ha pianto per la morte di questi fratelli e sorelle? Chi ha pianto per queste persone che erano sulla barca? Per le giovani mamme che portavano i loro bambini? Per questi uomini che desideravano qualcosa per sostenere le proprie
famiglie? Siamo una società che ha dimenticato l’esperienza del piangere,
del “patire con”: la globalizzazione dell’indifferenza ci ha tolto la capacità di piangere! Nel Vangelo abbiamo ascoltato il grido, il pianto, il grande lamento:
«Rachele piange i suoi figli… perché non sono più». Erode ha seminato morte per difendere il proprio benessere, la propria bolla di sapone. E questo continua a ripetersi… Domandiamo al Signore che cancelli ciò che di Erode è rimasto
anche nel nostro cuore; domandiamo al Signore la grazia di piangere sulla nostra indifferenza, di piangere sulla crudeltà che c’è nel mondo, in noi, anche in coloro che nell’anonimato prendono decisioni socio-economiche che aprono la
strada ai drammi come questo. «Chi ha pianto?». Chi ha pianto oggi nel mondo?
Signore, in questa Liturgia, che è una Liturgia di penitenza, chiediamo perdono per l’indifferenza verso tanti fratelli e sorelle, ti chiediamo Padre perdono per chi si è accomodato e si è chiuso nel proprio benessere che porta all’anestesia del cuore, ti chiediamo perdono per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni che conducono a questi drammi. Perdono Signore!».
Alle ore 18,30, nella Chiesa di San Francesco, sarà celebrata la S. Messa in suffragio dei defunti.
Padre Santino Scileppi