GIORNATA INFORMATIVA SULLE 'INNOVAZIONI COLTURALI E PRODUZIONI DI QUALITÀ PER IL MARCHIO MANDORLA DI SICILIA'
- Montemaggiore Belsito,
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Ieri pomeriggio alle 16,30 presso il Centro polifunzionale Giovanni Paolo II di Montemaggiore Belsito si è tenuta la Giornata informativa sulle “Innovazioni colturali e produzioni di qualità per il marchio Mandorla di Sicilia”, evento che fa parte del Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2007-2013 e che vede il sostegno del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e del Fondo Europeo per lo Sviluppo Rurale.
Al convegno sono intervenuti il Sindaco Domenico Porretto, il Dirigente Responsabile SOAT di Collesano Maria Concetta Catalano, il Professore del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell'Università di Palermo Francesco Sottile, il Dirigente SOAT di Agrigento Francesco Guarasci.
“L'evento è stato organizzato”, dice il Sindaco Porretto, “per dare un 'opportunità ai portatori di interessi, vale a dire agli operatori del commercio soprattutto del settore agricolo, di attuare delle innovazioni e delle pianificazioni riguardo la produzione di mandorlato. Il convegno ha una funzione informativa e ha come obiettivo l'analisi delle possibilità e delle capacità del territorio per uno sviluppo di questo genere, fino a un'eventuale creazione di un marchio DOC, ancora inesistente nel nostro territorio.
Abbiamo appunto invitato degli esperti del settore per spiegare ai produttori e ai portatori di interessi i pro e i contro di questo tipo di coltura, così da essere in grado di capire se effettivamente i loro appezzamenti potrebbero accogliere i relativi interventi e quindi procurare vantaggi.
In passato la coltura delle mandorle è stata per i nostri agricoltori fattore di introiti significativi; anche per questo ma con uno sguardo volto al futuro e attento alle innovazioni agricole abbiamo avviato l'iniziativa fiduciosi nella ripresa e nell'aumento della produzione del mandorlato, produzione che attraverso miglioramenti tecnologici ed eventuali aiuti mirati si cercherà di inserire in un mercato nazionale e internazionale: è una sfida rivolta ai nostri concittadini, agricoltori e portatori di interessi.
Un progetto così ambizioso ovviamente non può fermarsi alla sola comunità montemaggiorese, e infatti cercheremo, attraverso le nostre agenzie sovraterritoriali, di informare le comunità limitrofe affinché l'iniziativa possa coinvolgere sempre più soggetti. L'anno prossimo l'Italia ospiterà l'EXPO 2015, e certamente sarebbe un successo riuscire a portare un prodotto nostro in una vetrina così importante. L'amministrazione comunale è aperta a qualunque soluzione, pronta a favorire coloro che sono interessati a questo audace progetto”.
“Stiamo organizzando questo ciclo di interventi”, dice il Dirigente della Regione Siciliana e Responsabile SOAT di Collesano Catalano, “che riguardano l'Azione 2 della Misura 111 del PSR consistente nell'Informazione, per sentire quelle che sono le esigenze dei territori e dare una risposta quantomeno qualificata. Proprio a questo proposito a partecipare al Convegno sono il Professor Sottile, esperto di mandorlicoltura e di innovazioni tecnico agronomiche per il rilancio della frutta secca in Sicilia, ed il Dottor Guarasci, collega della SOAT di Agrigento, il quale ha portato avanti un progetto molto interessante sul marchio collettivo cercando così di correggere una delle criticità del settore, che non è tanto quella della produzione ma quella poi della vendita e del commercio del prodotto.
Abbiamo scelto questo argomento perché sollecitati dall'amministrazione comunale montemaggiorese, che ha ravvisato un certo interesse riguardo la produzione di mandorlato; d'altronde la mandorla ha da sempre rappresentato un elemento di grande valore economico ma soprattutto culturale, perché seguendo i ritmi dell'anno rappresentava un mezzo di sostentamento per i contadini del passato ma anche un essenziale ingrediente dolciario nelle giornate festive di ogni stagione. Adesso naturalmente le cose sono cambiate, anche se lo scenario attuale lascia intravedere l'opportunità di sfruttare di nuovo un territorio e di avvicinarsi ancor di più al settore primario che è stato un po' messo da parte, come la cenerentola di quest'economia; in verità c'è la necessità di rinvigorirlo e di creare quelle opportunità che possono essere accolte positivamente dai giovani.”
Nel periodo delle indecifrabili economie e della sempre più dispersiva globalizzazione, nonché della risonante e multiforme crisi, cosa può creare azione e sicurezza se non il rivolgere lo sguardo al passato e investire quindi sulla terra che da sempre ha regalato frutti e sostenuto la vita?
Salvo Gullo