Detrazione Irpef anche per i prodotti galenici in farmacia

Anche i prodotti galenici acquistati in farmacia possono consentire la detrazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi. Per i prodotti medicinali tradizionali, però, è sufficiente lo scontrino fiscale "parlante". Per questi prodotti non industriali, invece, per i quali non esiste il codice a barre che semplifica al farmacista l′evidenziazione della "qualità",  occorre il rilascio della fattura, con la consueta specificazione della natura, quantità e qualità dei beni acquistati, nonché il codice fiscale dell′acquirente.
La questione è stata oggetto di un recente chiarimento dell′Agenzia delle entrate la quale, facendo seguito alla circolare 40 del 30 luglio 2009, con risoluzione n. 218 del 12 agosto scorso ha chiarito  che nel caso in parola, ai fini della specificazione in fattura della natura del bene è sufficiente l′indicazione di "farmaco" o "medicinale" e, per la specificazione della qualità, l′indicazione di "preparazione galenica".
La soluzione dell′Agenzia appare perfettamente in linea con le prescrizioni del Garante per la Protezione dei dati Personali il quale, come già reso noto da questo Giornale, con provvedimento del 29/4/2009, ha disposto affinché non venga richiesta obbligatoriamente in fattura o nello scontrino fiscale  l′indicazione "in chiaro" del farmaco (basta l′indicazione del numero di autorizzazione all′immissione in commercio del farmaco rilevabile attraverso la lettura ottica del codice a barre).
Anche per la fornitura dei particolari prodotti non industriali ma direttamente preparati dal farmacista (e quindi privi del codice a barre identificativo), si ritiene quindi che la generica indicazione di "preparazione galenica", senza nessun riferimento alla malattia che il prodotto è destinato a curare, sia idonea a garantire il rispetto della riservatezza dell′acquirente ed evitare, così, le legittime rimostranze dei consumatori.



Salvatore Forastieri