Pellegrinaggio al Santuario di Gibilmanna - Undicesimo anno: molti a piedi, in tanti in auto
- Collesano,
- Attualità,
- Angelo Asciutto
Arrivano al Santuario stanchi i pellegrini che partendo da Collesano alle 2,45 della notte hanno affrontato i 21 km di strada, a piedi. Però è unanime il commento:"Bisogna partecipare per capire cosa si prova in una esperienza del genere — dicono in tanti". Come si sa pellegrinaggi e processioni sono una metafora della vita con le sue difficoltà, gioie e dolori: una esperienza dal profondo significato religioso e umano.
"Di certo — dice il parroco Don Pino Vacca — ideatore della manifestazione — questo XI pellegrinaggio è stato eccezionale non solo per il numero di partecipanti(circa 130 a piedi, 300 presenti alla Messa e 139 a pranzo, al ristorante Mogavero) ma per come si è svolto. Tono squisitamente spirituale fin dall′inizio e lungo il percorso con l′ascolto della Parola di Dio e con il Rosario". Sosta intermedia a Isnello come al solito nella Chiesa dell′Annunziata, ospiti di mons. Stefano Quagliane, colazione nella Casa di riposo Di Martino-Abbate; una quarantina di Amici di Isnello si sono aggregati al gruppo come pure tanti emigrati e persone che trascorrono il fine settimana a Collesano.
"Certo — aggiunge Don Pino — la riuscita in gran parte dipende da me, ne sono consapevole e mi metto sempre in gioco in prima persona, come quest′anno sempre alla testa del gruppo, è stato faticoso ma ne vale la pena perché tutti insieme si gusta la bellezza di camminare insieme, sperimentando la fatica di tenere il passo degli altri, in particolare con quello dei più deboli". Anche questa, insomma, è una bella esperienza ormai consolidata della comunità collesanese, un appuntamento imprenscindibile di ogni Estate.
(Nella foto asci alcuni pellegrini sotano davanti al Santuario).