I TASSISTI PROTESTANO E PROPONGONO SOLUZIONI PER CEFALU'
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Traffico, caos, smog: questo è lo scenario che, da qualche giorno, caratterizza la "nostra" Cefalù. In più, il caldo si è fatto sempre più afoso e per noi "poveri" abitanti, non è rimasto altro da fare che scendere in spiaggia a rilassarci e farci cullare dalle splendide acque del "nostro" mare. Ma, anche lì i problemi non sono certo minori: spazzatura, folla, inciviltà.
Il signor Pirayno Salvatore, tassista da 6 anni ha voluto esternare alcune sue considerazioni circa l′eccessivo traffico dei "pendolari del mare".
« 20 anni fa, il ragioniere Neri sognava per Cefalù un turismo d′èlite. Cos′è successo in realtà 20 anni dopo?» - si chiede il tassista Pirayno. La gente che sta negli alberghi, il "vero" turista, quando sale sul mio taxi, mi dice: "Mai più a Cefalù."».
«Per quale motivo?» - chiedo io.
«Semplicissimo!- prontamente mi risponde il signor Pirayno- La causa di tutti i nostri "malumori" è il turista "giornaliero": la gente che si porta il mangiare e il bere da casa. Questa tipologia di persona non fa altro che creare confusione e portare sporcizia: ho visto non solo lasciare l′immondizia in spiaggia ma addirittura sotterrare i sacchetti sotto la sabbia. Alla fine di tutto, mi viene pure aumentata la tassa sulla spazzatura del 30% e a me non sta affatto bene. I turisti "giornalieri" ai quali mi riferisco e ai quali soprattutto, mi rivolgo sono le intere famiglie provenienti dalle province di Caltanissetta, Enna e Palermo. Il "vero turista" invece, è quello che sta in albergo, negli appartamenti, nei B&B e consuma: questi sì che arricchiscono le casse cefaludesi.».
«A me personalmente, - continua il tassista- i "pendolari del mare" creano disagi. Intanto perché la confusione rallenta i miei spostamenti e soprattutto i miei viaggi. Mi spiego meglio- puntualizza Pirayno. Esco dalla stazione (capolinea dei taxi), mi devo immettere sulla nazionale: ebbene, spreco tempo perché tutti sono incolonnati come dei caproni. Si sì, proprio come dei pecoroni. A volte, mi capita di uscire da Cefalù per andare a fare qualche viaggio verso l′aeroporto e, al mio rientro in paese, di trovare lo stesso "incolonnamento da caproni". Il cefaludese prende le multe, il turista "giornaliero" posteggia dove gli capita, creando intralcio e, se qualcuno glielo fa notare, rischia insulti e nervosismi vari.».
«Un altro fatto ancora- continua a raccontare il tassista Pirayno. Ho visto un gruppo di persone entrare in un bar per andare in bagno. Decidere poi, di comprare un gelato, che hanno mangiato in 4, e di bere un caffè che hanno diviso in tre con la cannuccia.»
«In ultimo, - conclude il signor Pirayno - parliamo dei turisti che arrivano a Cefalù con l′autobus. Mi è capitato di vederli mentre si lavavano i piedi nel lavandino otturando, in questo modo, i bagni pubblici della stazione, i quali sono rimasti chiusi per vari giorni per poter essere ripristinati. La mia domanda è la seguente: che vantaggi portano?- si interroga il tassista. Tutte queste persone invadono la nostra cittadina di sporcizia, caos e smog. A questo punto non resta altro da fare che bloccare il traffico a mazzaforno per far capire a "queste persone" che sono indesiderate.».
«Non voglio apparire così drastico ed estremista - ci tiene a sottolineare il signor Pirayno. Anzi, propongo due soluzioni:
1) per evitare che io paghi il 30% in più della tassa sulla spazzatura, bisognerebbe mettere una "tassa di entrata" di 10 euro. Lo fanno ad Ustica, a Lipari, a Venezia: perché non a Cefalù?;
2) bisognerebbe fare un "tour" per i turisti: farli prendere dalla strada per campella, far percorrere loro la circonvallazione per poi, arrivare sul lungomare. Infine, farli uscire da via Vazzana. In questo modo, via Roma non verrebbe intasata e resterebbe libera al traffico dei residenti.».
Il signor Giovanni Scialabba, tassista anche lui, punta il dito contro lo stato di degrado e di abbandono di Piazza stazione. «Quando sono fermo al capolinea- dice il tassista Scialabba - prendo la scopa e la paletta, che mi faccio prestare dal "Bar della stazione" e cerco di pulire, come meglio posso, la piazza della stazione. Il "biglietto da visita" dunque, agli occhi del turista che scende dal treno è proprio la spazzatura.».
«Da più di un mese- infine, mi fa notare il signor Scialabba - di fronte l′ingresso della stazione c′è una perdita d′acqua: chiunque passi però, butta solo lo sguardo ma non fa nulla per risolvere il problema.».
Questa situazione rispecchia totalmente il clima cefaludese: viviamo in un periodo di calma apparente. Tutto tace, tranne i "clacson" dei tassisti.
Mariaelena Simplicio