Palermo: sventolio di agende rosse al Palazzo di Giustizia. 'Verità su Borsellino'
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"Siamo qui per manifestare la nostra solidietarita′ a quei giudici coraggiosi che stanno portando a galla la verita′, finalmente, sui veri autori della strage di via D′Amelio". Lo ha detto Salvatore Borsellino, fatello del giudice Paolo Borsellino, davanti al Palazzo di Giustizia di Palermo per partecipare alla manifestazione con lo sventolio di agende rosse e chiedere la verita′ su quanto accaduto in via D′Amelio il 19 luglio ′92, quando morirono oltre al giudice cinque agenti della scorta. "Dopo anni di depistaggi - ha detto - finalmente e′ stata imboccata la strada giusta". E parlando della manifestazione di ieri in occasione dell′anniversario della strage, ha detto: "Ci potevano essere piu′ palermitani pero′ e′ andata bene cosi′".
Con il fratello del magistrato, molte persone con un′agenda rossa in mano stanno manifestando davanti all′ingresso del Palazzo di Giustizia "per conoscere la verita′". Al grido ′Paolo vive′ alcuni appartenenti all′associazione ′Addio pizzo′ ma anche molti cittadini stanno manifestando davanti al nuovo tribunale. Presente anche Giuseppe Lumia (Pd).
Da parte sua, il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia crede che ′′Riina abbia mandato un messaggio a qualcun altro, perche′ se voleva rivolgersi all′autorita′ giudiziaria sapeva quali canali utilizzare. Invece ha utilizzato un canale pubblico per mandare messaggi anche ad altri" ha affermato, tornando a parlare del mistero sulla strage di via D′Amelio dopo le ultime dichiarazioni del capo mafia. Accolto da un lungo applauso e da cori da stadio da un gruppo di manifestanti con in mano un′agenda rossa all′ingresso del Palazzo di Giustizia, il magistrato ha detto: "Quello che conta e′ che lo Stato, mi riferisco all′autorita′ giudiziaria sia di Caltanissetta ma anche di Palermo, dica a Riina che noi siamo pronti a sentire la sua verita′, visto che lui dice di volere fare piena chiarezza su quella strage. Evidentemente anche lui si rende conto che si sta muovendo qualcosa e, dunque, vuole dire la sua".
Alla domanda se adesso la verita′ su via D′Amelio si puo′ considerare piu′ vicina, Ingroia ha replicato: "A passi lenti la verita′ si fa largo, ma ci sono molte cortine fumogene. Ci sono anche tanti che non hanno voglia di sentirla questa verita′. Quello che conta e′ che ci sia un′opinione pubblica, un′informazione, un Paese che vuole la verita′, perche′ la verita′, soprattutto in casi difficili, quando la verita′ e′ scomoda come nel caso della strage di Borsellino, e′ una conquista collettiva". Infine, Ingroia ha aggiunto: "Avverto con interesse e compiacimento, direi quasi con emozione, il fatto che dopo 17 anni si stiano aprendo degli squarci di luce sulla parte rimasta piu′ oscura attorno alla vicenda Borsellino, cioe′ gli ultimi giorni, gli ultimi incontri di Borsellino fino alla strage".
Fonte: [adnkronos]