Approvata mozione di sfiducia al Sindaco

Approvata la mozione di sfiducia Il sindaco: resisterò Il presidente: L′Amministrazione si era isolata; ben venga la politica anche nei piccoli paesi ***L′epilogo dell′amministrazione del sindaco Rosario Testaiuti si è vissuto ieri in poche ore e quello che molti auspicavano o temevano da mesi si è concretizzato con l′accettazione da parte del consiglio comunale della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Rosario Testaiuti. La votazione ha confermato gli schieramenti che si erano formati nei giorni scorsi: 12 consiglieri favorevoli e 3 contrari. La seduta iniziata alle 10 si è conclusa poco prima delle 15 con il foglio di via. Il primo cittadino ha presentato una accurata e dettagliata relazione sull′attività svolta dal 2005 ad oggi dalla sua giunta dichiarando che non si sarebbe dimesso poiché questo atto avrebbe assunto il significato di una autoaccusa. Punto cardine della mozione era appunto l′aver presentato solo una relazione annuale; gli altri motivi: la mancata realizzazione della nuova sepoltura, la mancata attivazione di alcuni servizi di prevenzione, l′aver disatteso atti di indirizzo del consiglio e l′aver tenuto per lungo tempo la giunta incompleta a scapito dell′efficacia ed efficienza dell′attività amministrativa. Queste accuse sono state ribadite negli interventi dei sottoscrittori dell′atto di sfiducia. Particolarmente accorate le parole del consigliere Ianella Guggino(prima eletta) dispiaciuta per non essere mai stata coinvolta nelle attività dell′amministrazione comunale in questi quattro anni."Inoltre — aggiunge la Guggino — non è stato rispettato alcun punto del programma venendo così meno agli impegni elettorali assunti". A difesa dell′operato del sindaco Testaiuti e della sua giunta si sono espressi Michele Testaiuti, Calogero Donato e Franco Ippolito. Il sindaco ha dichiarato: "Sono amareggiato e deluso perché fermamente convinto di non meritare un′azione del genere da parte di alcuni consiglieri comunali". La mozione lascia ferite anche nei rapporti personali. "Continuerò comunque per la mia strada mettendo in atto ogni azione possibile a tutela della mia amministrazione e del mio operato confortato dal consenso dei cittadini che mi sono vicini anche in questo momento". Riassumendo, a parere del presidente del consiglio Bartolo Vitale, "ormai non c′erano più le condizioni per continuare con una amministrazione che non rispettava il ruolo dei consiglieri comunali e si è dimostrata incapace di dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini". Ma le motivazioni vanno nel profondo e Vitale le esplicita così:"Bisogna riportare la "politica" anche nei piccoli centri perché tutti i consiglieri hanno il diritto-dovere di partecipare e dare il loro contributo". Nella mattinata due assessori(Rosa Dispenza e Rosario Rotondo) avevano rimesso le rispettive deleghe. Gli organi(sindaco, giunta, consiglio) sono azzerati ma in attesa del o dei commissari, la giunta presieduta dal vice sindaco Giuseppe Peri, rimarrà comunque in carica per l′adozione degli atti cosiddetti "indifferibili". Angelo Asciutto