Parchi Siciliani: Presentato Esposto in Procura

Da anni i quattro enti parco siciliani (Etna, Madonie, Nebrodi e Alcantara) sono gestiti da commissari straordinari nominati dalla presidenza della regione invece che da presidenti come previsto dagli statuti degli enti stessi.
Lo denunciano Luca Cangemi e Salvatore Petrucci, segretari regionali di Rifondazione comunista e dei Comunisti italiani, in un esposto presentato alla procura della Repubblica di Palermo e illustrato oggi a Catania nel corso di una conferenza stampa dallo stesso Cangemi e da Massimo Mingrino, componente della segreteria provinciale del Pdci.
Omissione e abuso d′atti d′ufficio i reati sui quali si chiede alla magistratura di indagare e che, secondo gli esponenti comunisti, sarebbero stati commessi dalla giunta guidata da Raffaele Lombardo in continuità con il governo Cuffaro, con grave danno per la comunità.
La nomina di commissari (dirigenti regionali che si impegnano solo parzialmente e gestiscono solo l′ordinario), finalizzata - secondo i comunisti - soltanto alla spartizione di potere e di clientele, vanifica il ruolo degli enti come "strumento di sviluppo della Sicilia" che invece "viene umiliato — ha detto Cangemi — dalla politica regionale, in quanto tutto viene lasciato all′improvvisazione, ci si limita alla gestione burocratica e si perdono i finanziamenti europei".
Cangemi e Mingrino hanno quindi sottolineato come quella del presidente sarebbe "una figura di alto profilo progettuale" con un ruolo importante nella gestione delle questioni riguardanti il turismo e l′artigianato come nell′attuazione di progetti imprenditoriali compatibili con il territorio: così come accade per il parco d′Abruzzo che è "uno strumento di creazione di posti di lavoro e di valorizzazione vera del territorio". L′esatto opposto di quanto accade in Sicilia, dove la gestione della cosa pubblica viene interpretata dal centrodestra non come il "perseguimento di un interesse collettivo" ma come "gestione di potere e pacchetti di voti" .