PALERMO: PARCHEGGIATORE ABUSIVO ACCUSATO DI TENTATO OMICIDIO A DANNO DI TRE CITTADINI ALBANESI

Per il reato di lesioni gravissime è stato tratto in arresto PELLEGRINO Francesco, trentottenne palermitano, pregiudicato, parcheggiatore abusivo, in quanto lo scorso 13 maggio con la complicità di un′altra persona non ancora identificata si era reso responsabile di una violenta aggressione ai danni di tre cittadini albanesi che si erano rifiutati di assecondare le sue richieste.
E′ il giorno del tradizionale "FESTINO" in onore della Santa Protettrice della città, "ROSALIA", e per le strade del centro storico c′è fermento per i preparativi della serata.
Grande è stato lo stupore di amici e parenti intenti a programmare la serata, che quasi in coro hanno detto ai militari dell′Arma che hanno fatto irruzione nel bar dove si trovava Pellegrino "però almeno il festino glie lo potevate far fare", poi hanno aggiunto "sapete il ragazzo e′ molto devoto e la Santuzza gli farà la grazia di farlo uscire presto dal carcere".
Fenomeno sempre più frequente, ovunque si parcheggi l′auto compare il parcheggiatore abusivo di turno che pretende quella che lui stesso definisce "LA COSA A PIACERE" o — quando si vuole essere più precisi - "UN CAFFE′", anche se talvolta l′iniziale gentilezza si può trasformare in minaccia velata al minimo accenno di desistenza. Il rischio, nella migliore delle ipotesi, è di ritrovare la carrozzeria graffiata o una ruota squarciata.
Situazione sicuramente differente quella che ha visto protagonisti i tre malcapitati, che il 13 maggio scorso si erano recati in Via Divisi,  dove dovevano allestire un cantiere per la ristrutturazione di un′abitazione. All′arrivo dell′autocarro che deposita il carrello per la raccolta dei detriti, i tre cittadini vengono invitati dal PELLEGRINO, parcheggiatore di turno a versare una quota giornaliera per l′occupazione di quella che viene dallo stesso definita "area di parcheggio di sua competenza".
La richiesta è esosa, e più che un caffè ha il volto di una vera e propria "estorsione".
Al rifiuto del pagamento seguono pesanti minacce da parte del parcheggiatore, che allontanatosi dalla zona vi fa ritorno dopo qualche ora e con la complicità di un′altra persona, armati di catene e spranghe di ferro, iniziano a colpire i tre operai.
La scena è raccapricciante e le ferite riportate da due dei tre cittadini stranieri appaiono subito preoccupanti, difatti i malcapitati vengono colpiti più volte alla testa prima di perdere completamente conoscenza.
All′aggressione segue la fuga e l′ormai consueto silenzio di quanti inermi avevano assistito al linciaggio.
Le attività di indagini serrate, condotte nell′ ambiguo mondo dei parcheggiatori abusivi, ha consentito ai Carabinieri in breve termine di dare un volto all′ aggressore, sul quale ricadono senza ombra di dubbio chiari indizi di colpevolezza.
Ulteriori indagini sono tuttora in corso per l′identificazione del complice, anche se la paura e il muro di omertà complicano non poco le attività degli investigatori. Difatti ancora una volta, la realtà che emerge dalle indagini,  è quella di un fenomeno dilagante, una vera e propria "occupazione" del territorio che sconfina nell′intimidazione ambientale. Per ogni piazza e lungo ogni via una famiglia "storica" gestisce il parcheggio senza permettere intromissioni.