SUMMER SCHOOL, GIBILMANNA  16-19 LUGLIO 2009

QUALE DEMOCRAZIA SENZA LAVORO?
La ricerca di un′identità democratica tra vuoti istituzionali e prospettive di modernizzazione.
La questione dello sviluppo in Sicilia e nel resto del Paese è fortemente connessa ai problemi del mercato (o dei mercati) del lavoro e alle politiche relative all′occupazione, in particolare quella giovanile. Ma anche alla formazione universitaria e post universitaria, ai percorsi di animazione territoriale e accompagnamento delle nuove attività imprenditoriali, alla diffusione dell′innovazione e alla connessione tra ricerca e sviluppo.
L′ingresso del mercato del lavoro rimane un tema fondamentale insieme a quello del precariato, a cui si aggiungono la c.d. "fuga dei cervelli" ed un processo di selezione avversa da parte dei settori che continuano a reclutare forza lavoro ma con finalità improduttive e con metodi lontani dal riconoscimento del merito.
«Spesso i significati del lavoro sono plurali — ha scritto Fabio Lo Verde nel suo libro "(S)Legati (d)al Lavoro", Franco Angeli editore, Milano, 2005 — perché si collocano dentro un sistema di valutazione degli ambiti esistenziali che, da un punto di vista cognitivo, risulta classificare, conoscere e interpretare la realtà attraverso categorie altrettanto fluide (p. 31)».
Mentre la crisi economica e finanziaria ha messo in luce le fragilità del modello economico del capitalismo manageriale, i sistemi produttivi locali si indeboliscono dentro un rischioso avvitamento sulle rendite di posizione (mal) governato da una generazione miope di politici incapaci di futuro.
Jean Paul Fitoussi ha dichiarato che la risposta alla crisi sarà davvero significativa se saprà rispondere alla domanda individuale e sociale di progettualità.
Ricominciare a crescere e a svilupparsi vuol dire non tanto incrementare il volume delle attività e dei prodotti da destinare al consumo, ma piuttosto accrescere il valore del capitale umano, intellettuale, imprenditoriale e sociale di un Paese.
Ciò richiederà uno sforzo corale e concreto nel pensare un nuovo modello di sviluppo, che dovrà attingere alle risorse più autentiche delle persone, dei territori e delle comunità: i valori fondativi di una moderna convivenza democratica.
In tale prospettiva si colloca la proposta formativa della Summer School, un′esperienza di condivisione promossa dal laboratorio politico "Alveare. Progetto per una democrazia responsabile" dell′Istituto di Formazione Politica "Pedro Arrupe".
Un′occasione per vivere un tempo di ricerca, studio e riflessione.
Info: www.istitutoarrupe.it, ufficiostampa@istitutoarrupe.it, Tel. 091.73037.31
L′adesione dovrà pervenire entro e non oltre il 7 luglio 2009.