BAGHERIA: AVEVANO REALIZZATO UN TENDONE PER PASSARE L’ESTATE IN SPIAGGIA
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Già da alcune settimane sono stati predisposti servizi di controllo e prevenzione sulle aree del litorale palermitano, caratterizzate da maggiore vocazione turistica, e comunque affollate da vacanzieri e turisti nella ormai piena stagione estiva dell′isola.
In tale ottica, i controlli, effettuati da Carabinieri in divisa ed in abiti borghesi, sono stati estesi anche alle spiagge, che spesso diventano palcoscenici ideali per quelle manifestazioni di illegalità diffusa ed il cui contrasto costituisce una delle finalità istituzionali dell′Arma sul territorio.
Nel corso di queste attività, in località Aspra, i Carabinieri deferivano all′A.G. di Palermo le sottonotate persone perchè ritenute responsabili della contravvenzione prevista dall′ art. 1164 del codice della navigazione e del reato di cui all′art. 650 codice penale:
-P.V., nato a Palermo, classe ‘61, pregiudicato di Misilmeri;
-M.G., nata a Palermo, classe ‘83 , sua compagna.
Nell′occorso, i Carabinieri rilevavano la presenza di una sorta di tenda, realizzata dai due predetti, con mezzi di fortuna (teli impermeabili ed ombrelloni), finalizzata al soggiorno stabile su spiaggia ricadente nel demanio marittimo e soggetta a specifico divieto fissato con ordinanza n. 39709, datata 30.04.2009, dell′Ufficio Circondariale Marittimo di Palermo, oltre che a divieto permanente di balneazione, sancito da apposita ordinanza comunale.
I Carabinieri apprendevano dagli stessi la volontà di trasferirsi, unitamente al numeroso nucleo familiare, tra cui molti minori, nella citata struttura provvisoria, e dunque in precarie condizioni igieniche, al fine di trascorrere la villeggiatura, in riva al mare. L′area in questione è soggetta ad un divieto permanente di balneazione per motivi igienico-sanitari, e viene spesso sgomberata con operazione mirate realizzate da quest′Arma al fine di garantire il rispetto della detta prescrizione garantendo ancora la salute e l′ incolumità pubblica.
L′attenzione al fenomeno è massima in conseguenza anche del fatto che tali "costruzioni" in passato sono state teatro di azioni illecite, dal consumo di sostanze stupefacenti sino al più recente caso della violenza su un minore.